Domenica 17 marzo 2019 Poggiardo e Vaste protagoniste de “La Penisola del Tesoro” – Accendiamo i riflettori del nostro Paese – A cura del Tourign Club Italiano
La Cripta di Santa Maria degli Angeli a Poggiardo è, con la Cappella della Madonna della Grotta e con la vicina Chiesa dei S. Stefani a Vaste, una delle suggestive chiese-cripte ipogee che caratterizzano l’area di terra salentina attorno a Otranto. Posta...
Santo popolarissimo e leggendario, di cui non sempre è facile distinguere le notizie vere da quelle fantastiche. Nato nell’attuale Turchia, fu vescovo di Mira (Licia) nel 4° secolo. Le sue reliquie, trafugate da Mira da sessantadue soldati baresi, furono...
Si racconta che un terribile drago infestasse le acque di un lago e che, per tenerlo a bada, la popolazione gli offrisse quotidianamente una vittima estratta a sorte tra i giovani del luogo. Un giorno toccò alla figlia del re. La giustizia allora era uguale per tutti...
San Gregorio, Arcivescovo di Costantinopoli, vicino a Nazianzio in Cappadocia, verso il 330. Iniziò gli studi a Cesarea di Cappadocia e qui incontrò per la prima volta Basilio, poi proseguì gli studi peregrinando e solo verso il 355 decise di tornare in Cappadocia....
Cristo Signore, Figlio del Dio Vivo, è venuto per salvare il suo popolo dai peccati e per santificare tutti gli uomini. Nell’affresco Cristo siede in trono in posizione benedicente alla greca, con nella mano sinistra un libro con la seguente iscrizione in parte...
Appartenente ad una famiglia consolare greca, era graduato dell’esercito e pubblico funzionario, ma nel segreto del suo cuore, l’unica ambizione era quella di servire Dio; e per quei tempi significava davvero puntare molto in alto. Scoperto cristiano, fu...
E’ affrescato sulla parete che divide la navata dall’abside di destra della Cripta. Appare benedicente. Tiene nella mano destra il Vangelo decorato da un fiore; veste, su tunica rosso scuro, un manto grigio che è avvolto intorno alla vita e ricade sul...
Roma gli ha dedicato più di trenta chiese, onorandolo ancor più dei suoi patroni Pietro e Paolo. Forse perché prima di sedersi sulla graticola, Lorenzo volle pregare per la sua città. Il martirio di Lorenzo fu atroce, ma non riuscì tuttavia a scalfire lo spirito...